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NETTUNO
OTTO/'900

Persone, storie e tradizioni
a Nettuno nel 1800-1900

di AUGUSTO RONDONI

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INDICE
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55 - L'Audace


L'Audace fu il nome della prima squadra di calcio del Nettuno, costituita da ragazzotti paesani in maglia gialla. L'organizzò Gaetano Valeri nel 1926. All'inizio giocavano nello spiazzo antistante la chiesa di San Rocco, poi cominciarono ad allenarsi al campo dei carbonari situato tra la Via Olmata e la linea ferroviaria della vecchia stazione. A levante confinava col deposito di materiale edilizio di Alessio Nardini ed a ponente con l'ospedale Orsenigo. La volontà di giocare era talmente profonda che per lungo tempo i giocatori uscivano dagli allenamenti, neri come il carbone.
La sua prima formazione storica, agevolata da alcuni elementi che temporaneamente facevano il soldato a Nettuno, era costituita da:

Vittorio La Sorsa (portiere), Pietro Grassi ed Enrico Mariola (terzini), Vincenzo Mercuri, Umberto Vettori e Randolfo Belleudi (difesa mediana) Mannoni, Gigli, Vittorio Leonetti, Parmigiani e Vittorio Fiorilli in attacco. Le riserve: Antonio Giuliani, Umberto Zannelli, Giulio Simoni, Mario Ludovisi e Sigismondo Monaco.
Colui che diede i primi rudimenti tecnici alla squadra fu Parodi, ex giocatore dell'Alessandria, che a quei tempi faceva l'autista al dott. Vucivich accompagnandolo per le campagne nel giro delle visite, per la lotta contro la malaria.
La squadra andò avanti così per due anni incontrandosi amichevolmente, di quando in quando, con alcune squadre di Prima Divisione a livello nazionale. Vinsero con la forte squadra della Roma "Fortitudo" al Testaccio, con la Virtus Goliarda, con l'Alba, la Roman, il Grottaferrata e tante altre squadre. Intanto la nuove leve crescevano numerose nel proselitismo quando nel 1929, con il nome di <<NETTUNO>> questa volta con le maglie di colore verde-azzurro, allenati da Carlo Giannini, affrontarono il campionato dell' U.N.I.C. (Unione Nazionale Italiana Calcio)
I campi da gioco furono: prima al Tirassegno, vicino al parapalle, ai piedi della salita del Poligono; poi in Via Durand de la Penne; successivamente il campo fu spostato alla fine di Via Sangallo alla conduzione dei nuovi dirigenti:

 

Gilberto Cavalieri , Pasquale Magliano, Gratigliano Temperilli, Francesco Farinelli, Romeo Ricci e Oscar Del Frate.
La sua formazione fu: Fiore Alessandrelli in porta, Michele Magliana e Ferretti terzini, Blitani, Mario Ludovisi e Filiberto De Franceschi in linea mediana, Sigismondo Monaco, Vittorio Fiorilli, Remo Cibati, Bagnoli e Boccadoro in attacco.
Memorabile fu la partita giocata a Sezze dove il Nettuno perse a 11 a 1. Quando negli ultimi minuti del secondo tempo i nettunesi segnarono l'unico gol, i sezzesi invasero il campo e aggredirono i nostri giocatori. Corsero anche il rischio di essere bruciati nella capanna, che fungeva da spogliatoio, mentre si rivestivano frettolosamente per fuggire dalla folla inferocita. I Sezzesi, memori dell'affronto subito al mercato di Anzio, dove furono sparpagliati per terra i carciofi che avevano portato a vendere e malmenati appena una settimana avanti, si sfogarono sui cugini nettunesi. Nella partita di ritorno però, giocata a Nettuno, i verde-azzurri vinsero 5 a 0. I Sezzesi, riuscirono di nuovo ad invadere il campo, nonostante la numerosa forza pubblica intervenuta. Ci fu una gigantesca rissa che provocò oltre 100 feriti, con il fermo da parte dei carabinieri di almeno una trentina di tifosi tra i più scalmanati.





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