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NETTUNO SULL'ONDA
DEI RICORDI
di Alberto Sulpizi
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67 - LO SBARCO

 

Decima flottiglia MAS

II termine" Xa Flottiglia M.A.S.", viene coniato durante la Seconda Guerra Mondiale come nome in codice per identificare una speciale unità della Regia Marina italiana.
M.A.S. era l'acronimo di Motoscafi Anti-Sommergibile, speciali mezzi della Marina Militare che operano fin dalla Prima Guerra Mondiale. Successivamente, lo Stato Maggiore studia dei Mezzi d'Assalto di Superfìcie (MAS), speciali "barchini" esplosivi che vengono lanciati dai piloti contro le corazzate nemiche.
Parallelamente, sempre nell'ambito della misteriosa "Xa Flottiglia MAS", si creano dei piccoli sommergibili a forma di siluro detti "maiali" che, guidati dagli "uomini - rana", penetrano addirittura nei porti nemici compiendo azioni di sabotaggio.
Le leggendarie imprese di Malta, Suda, Alessandria e Gibilterra sono storia dell'arditismo italiano.
Dopo 1' 8 settembre 1943, la caserma della Xa a La Spezia è una delle poche che decide di non ammainare la bandiera italiana da cui è strappato lo scudo sabaudo; essa diviene subito il punto di riferimento di migliaia di giovani che vogliono continuare a combattere a fianco dell'alleato tedesco. Ma i mezzi d'assalto della Marina, essendo pochi, il Comandante Junio Valerio Borghese decide di inquadrare tutti quei giovani volontari in reparti terrestri. Nasce così il primo Battaglione Fanti di Marina, "Barbarigo" il cui primo impiego, insieme al Gruppo di Artiglieria "San Giorgio", sempre della Xa, è sul fronte di Nettunia, dove dimostra eccezionale valore contro le truppe angloamericane.
Ben presto, la forza su cui può contare il Comandante Borghese raggiunge le 25.000 unità, tanto da costituire una vera e propria Divisione "autonoma"; la Decima Divisione MAS, con una struttura che ricorda quella degli attuali Marines statunitensi.
Sul fronte di Nettunia è giusto ricordare anche gli eroismi dei paracadutisti della "Folgore" e delle "SS" italiane il cui labaro è insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per le altissime perdite (il 70%) riportate in combattimento.

Commento di Pietro Cappellari.
Cappellari Pietro nasce a Latina il 21.04.1975, risiede da sempre a Nettuno. Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sulla G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana). Ricercatore presso l'Istituto storico della R.S.L, grande appassionato, cultore e studioso della storia di Nettuno e del suo territorio. Ha collaborato con Paolo Teoni Minucci alla stesura del libro "Combattenti dell'onore". (Ediz. Greco & Greco, Milano 2001). Collabora a riviste e testate nazionali con articoli di polìtica, storia, attualità. E' redattore del periadico I'"Antagonista".


Il 22 gennaio 1944, il VI° Corpo d'Armata americano, al comando del gen. John Porter Lucas, sbarca sulle nostre spiagge. 1 caduti delle operazioni in Sicilia (10.07.1943), nello sbarco di Salerno (09.09.1943) ed in quello nel fronte di Nettunia (gennaio - maggio 1944), riposano nel cimitero americano di Nettuno, della cui amministrazione si occupa la Commissione Americana per i monumenti di guerra che ha sede in Washington D.C.

 

Cimitero Militare Americano. Edizione G. Monaco -N.
Il cimitero militare americano,che si estende su 31 ettari, accoglie 7862 caduti, comprese 12 donne, fra ausiliarie e crocerossine; ogni anno lo visitano 275.000 persone ed ogni, ultimo lunedì di maggio, vi si celebra " il Memorial Day". L'immagine, risale allo stato d'origine quando ancora era privo delle quattromila piante poi messe a dimora.

 

Qui sotto a sinistra, su carta intestata "X" Flottiglia M.A.S". Gruppo da combattimento "Barbarico": un encomio solenne ad un marò per una luminosa azione militare, firmato dal comandante J. V. Borghese e dal comandante di Corvetta, Umberto Bardelli sul fronte di Nettuno il 14.04.1944.
A destra il n°1 del giornale di guerra del "Barbarigo", sul fronte di Nettuno, datato 1° aprile 1944.

 

 

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e dall'autore ALBERTO SULPIZI

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