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IL GRANCHIO
10 ANNI DI STORIA

Riflessioni, ricordi, dietro le quinte
solidarietà e divertimento

11 gennaio 1992 - 11 gennaio 2002

di
IVO IANNOZZI

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03 - DALLA PARTE DELLA RESPONSABILITA'


A pensarci allora, quando il giornale era ancora soltanto un'idea, sembrava come minimo un azzardo o quanto meno un traguardo lontanissimo e insperato. A ripensarci adesso sembra invece impossibile che sia passato già tutto questo tempo. Il Granchio compie dieci anni e allora vale la pena fermarsi a pensare e chiedersi cosa significhi,cosa abbia significato questo giornale nella nostra vita.
Ci ho riflettuto un po' su e ho concluso che II Granchio, per me, è fatto non solo di parole e di pagine, ma di volti,di voci,di luoghi. Ma soprattutto II Granchio è legato al ricordo di tante lunghe serate. Serate trascorse a parlare e a immaginare, quasi per scherzo, come sarebbe stato un giornale tutto nostro.
Serate passate a pensarlo un po' più sul serio questo giornale inventarsi un nome e uno stile, a costruirlo, organizzarlo, a fargli prendere forma e vita e serate organizzate così,tanto per stare insieme e divertirsi. Sono arrivate poi le serate delle riunioni di redazione, le serate (e le notti) dei turni di chiusura, con i pezzi che arrivavano sempre troppo tardi, le foto giuste da cercare, le pagine da correggere e titolare...serate in cui "facendo" il giornale, scrivendo articoli, prendendo posizioni, si faceva anche, quasi senza accorgetene, la storia stessa delle nostre città, della nostra gente. Così, serata dopo serata,articolo dopo articolo, numero dopo numero, II Granchio è cresciuto.
In questi dieci anni molte cose sono cambiate nel nostro territorio, nel nostro giornale, nelle nostre vite. Allora eravamo tutti poco più che ragazzi,oggi molti di noi hanno una famiglia,dei figli.Ecco, proprio pensando a loro, l'aver allora ideato, voluto, creato e fatto crescere II Granchio assume oggi anche il valore di una testimonianza,di un mandato:stare dalla parte dell'impegno, della responsabilità, dell'iniziativa, delle sfide sempre nuove non è solo una delle tante possi bit ita, ma in un certo senso è forse addirittura un dovere.
Se quando saranno più grandi questi figli potranno leggere ancora le pagine del nostro giornale al quale auguriamo di vivere a lungo e intensamente,sarà come se tra le righe trovassero questo messaggio: vale la pena credere in qualcosa, anche rischiando,anche tra le critiche. E osservare tutto con attenzione e curiosità, cercare di capire gente,fatti e luoghi che ci circondano con una penna in mano ed un taccuino in tasca,dal punto di vista tutto particolare della redazione di un giornale è stato infinitamente più gratificante e interessante che stare a guardare la vita che scorre restando seduti su un qualsiasi muretto ad aspettare di trovare un modo nuovo per trascorrere la serata.





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