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NETTUNO

di DON VINCENZO CERRI

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BREVI CENNI SULLO SVILUPPO DI NETTUNO
NEGLI ULTIMI VENTI ANNI

(di Franco Amati)


Il nostro paese in questi ultimi anni ha registrato un ragguardevole sviluppo che è stato caratterizzato da una progressiva trasformazione che avvicina sempre più il passaggio in "dimensione città".
Numerose ed importanti infrastrutture hanno dotato il nostro territorio di quelle indispensabili basi per garantire una svolta significativa nella vita cittadina.
Nettuno rappresentava, per i più, un ridente paese agricolo con il pensiero rivolto più alla raccolta annuale dell'uva che ad alternative valide dal punto di vista economico. Con la puntuale attuazione di un vasto programma comunale si è innescato il processo evolutivo del paese. In tale contesto la costruzione del nuovo Porto Turistico rappresenta un preciso punto di riferimento del notevole mutamento negli indirizzi dell'economia locale. Tale "Marina", con i suoi 850 posti barca ed il relativo centro commerciale, costituisce una delle opere più importanti esistenti, in tale settore, in Italia e sicuramente il primo, più completo e moderno, per la nautica da diporto del Centro-Sud.
Negli anni '60 Nettuno era collegata con Anzio soltanto attraverso la via Gramsci e per raggiungere Roma, strada obbligata, era la S.S. 7

- Appia - e la S.S. 148 - Pontina; inoltre il sistema stradale interno presentava una considerevole carenza.
Per questo problema significativa importanza, assume la creazione delle nuove arterie stradali che vanno:

- dal completamento e moderno raddoppio della S.S. 148, prima nel tratto Aprilia-Pomezia e poi in quello Aprilia-Latina, facilitando un rapido collegamento con e da Roma;

- dal raccordo alternativo con Anzio tramite la Via Santa Barbara e la Via San Giacomo;

- all'apertura di Via Lombardia verso la Via Scipione Borghese;

- alla costruzione di parte della nuova strada di circonvallazione con i tratti di Via Diaz e di Via U. La Malfa per il nuovo ingresso da Roma, tramite la strada Campoverde-Nettuno, recentemente ampliata, ed il rapido collegamento con i popolari quartieri di San Giacomo e Cretarossa, senza transitare per il centro cittadino;
alle nuove arterie di Via Traunreut, Via Aldo Moro, Via Eolo, ed altre. Venivano inoltre costruite:

- la nuova Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, alla confluenza di Via Cavour e Via S. Barbara;

- la nuova Piazza di Sant'Anna;

- il nuovo Viale della Vittoria;

- il Parco Giuochi e zona Verde all'inizio della Via della Liberazione e quello di Via Traunreut;

- il nuovo spazio pubblico pluriuso del quartiere di San Giacomo, in corso di ultimazione.
Parallelamente a questo periodo avevano inizio alcuni insediamenti di quartiere per i quali, il Comune, ha predisposto una serie di regolamentazioni connesse con lo sviluppo della città.

A suo tempo occorreva programmare interventi nel campo igienico-sanitario; sono stati via via eliminati tutti gli sbcchi fognanti a mare, realizzando il disinquinamento della costa con un impianto di depurazione per lo smaltimento delle acque di rifiuto.

Veniva sistemata anche la difesa costiera riducendo prima, al minimo, il fenomeno della erosione e permettendo, poi, un maggiore sviluppo degli arenili.
Tutto questo non poteva essere "unico segno" di una inversione di tendenza, contemporaneamente alla "apertura" del paese, occorreva mettere in atto altre iniziative interessanti che hanno riguardato la soluzione dei problemi dell'istruzione e dello sport.

Per l'educazione sono state Costruite scuole elementari e medie in centro e nei quartieri più popolati e va segnalata, in proposito, la nuova sede dell'istituto Tecnico Industriale, con vari indirizzi didattici

Per lo sport ed il tempo libero sono stati costruiti impianti sportivi, parchi ed isole verdi per tutta la Città e nei principali quartieri; in primo piano i dieci ettari del Parco Pubblico LORICINA ed il PALAZZETTO DELLO SPORT con palestre e spazi vari per spettacoli e convegni; l'acquisto del vecchio convento di Conventuali (ex San Francesco) è finalizzato alla realizzazione di un centro per la gioventù con annesso Ostello.
Non è stata trascurata neanche la formazione professionale, favorendo la costruzione di un villaggio artigiano in località "Caprioli".
La Città di Nettuno, proiettata in costante espansione, non è stata il risultato di una astratta equazione tecnica, ma la conseguenza di una ricerca certosina delle potenzialità e di quei punti di riferimento irrinunciabili, che fanno della CITTÀ un tessuto umano-sociale di promettente avvenire.

Franco Amati

 

 

 

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