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UN SECOLO DI STORIA
OSPITALIERA A NETTUNO
(1864 - 1969)

a cura di
VINCENZO MONTI

LE EDIZIONI DEL GONFALONE 2003

 

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3) I Fatebenefratelli a Nettuno


 


Brovelli Soffredini,
San Raffaele con abito dei
Fatebenefratelli (1902)

La prima traccia di una richiesta per la presenza sul territorio di Nettuno da parte dell'Ordine religioso dei Fatebenefrateili ci perviene da una lettera inviata il 30 settembre 1885 al cardinale Raffaele Monaco La Valletta, vescovo di Albano, da parte del presidente della Congregazione di Carità di Nettuno l'arciprete Temistocle Signori. In questa missiva si chiedeva al Vescovo di Albano di intercedere con il Generale dell'Ordine religioso di Roma R.mo padre Giovanni Maria Alfieri, affinchè come scriveva il Signori "i religiosi potrebbero sul momento occupare l'Ospedale dei poveri esistente ed in seguito con la contribuzione del municipio e di persone benefattrici erigerne altro in posizione migliore e più confacente alla cura dei poveri infermi". (Documento 5)
Nel Capitolo Generale del 1887 tenuto dall'Ordine dei Fatebenefratelli a Venezia, in un clima politico difficile a causa delle leggi di soppressione vigenti allora nel Regno Italiano nei riguardi di tutti gli ordini religiosi dediti all'istruzione e all'assistenza, si pensò di spostare la Casa Generalizia dell'Isola Tiberina da Roma a Nettuno.
Una notizia curiosa viene dal collega del Fatebenefratelli Salvino Leone il quale ha rintracciato in un manoscritto dell'Archivio Segreto del Vaticano la notizia che già nei primi anni del 1700 si pensava di risolvere i problemi degli infermi e degli ammalati a Nettuno, affidando l'amministrazione ai Frati Buonfratelli (un sacerdote, due laici, un chirurgo).
Nel giugno del 1889 venne stipulata una convenzione tra la Congregazione di Carità di Nettuno e Padre Orsenigo, s'iniziò un'attività sanitaria nel vecchio ospedale e successivamente furono acquistati due lotti di terreno di proprietà della Società Anonima delle Ferrovie Secondarie Romane, con atto di vendita presso il notaio di Nettuno Luigi De Luca per circa 6750 mq, a lire 38.000, per la costruzione del nuovo Ospedale. (Documenti 6-7-8-9-10)
Nel frattempo migliorarono le condizioni politiche a Roma ed il trasferimento della casa generalizia non avvenne ma l'opera iniziata continuò e prese vita il nuovo Ospedale e Casa di Salute di Nettuno.





OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO" Edizioni del Gonfalone 2003
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E DALL'AUTORE VINCENZO MONTI

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