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CITTA' DI NETTUNO
ASSESSORATO ALLA CULTURA

GIA
Groningen Istitute of Archeology
(Olanda)

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L'IMPATTO DI ROMA


Roma.
La tradizione colloca la nascita di Roma nell'ottavo secolo a.C., ma, come tutti gli insediamenti nel Lazio, la città restituisce evidenze archeologiche di precedenti fasi protostoriche. Nel 509 a.C. i romani si liberarono dei leaders aristocratici e proclamarono la repubblica, una città-stato fortemente organizzata con una propria costituzione, amministrazione e struttura sociale. Il potere di questa comunità venne contestato dalle comunità limitrofe, che si erano alleate nella Lega Latina. Tuttavia queste ultime vennero sconfitte nella battaglia del Lago Regillo, dopo la quale i contendenti stabilirono una tregua e Roma poté iniziare una forte politica di espansione (discussa oltre).

 

La fondazione delle colonie.
La fondazione delle colonie era una strategia importante, sia per consolidare la difesa di un territorio, sia per l'espansione in altre aree. Già esistenti secondo la tradizione sotto Tarquinio il Superbo, alla fine del sesto secolo a.C. le colonie vennero fondate al fine di controllare la Pianura Pontina. Tuttavia la data, alquanto antica, non è supportata dall'evidenza archeologica. Le fortificazioni databili al quinto e al quarto secolo a.C. ritrovate a Cora, Norba, Signa e Circeli, indicano chiaramente come il compito delle colonie fosse quello di proteggere l'area pontina dai Volsci, popolazioni provenienti dai Monti Lepini e dai monti più meridionali Monti Aurunci; tuttavia, contemporaneamente, le colonie promossero anche un processo di urbanizzazione. Fino all'epoca di Augusto, la loro fondazione rimase un importante strumento nelle strategie politiche, culturali e demografiche romane.

 

 

Le ville costiere.
Durante l'era imperiale il paesaggio cambiò e la notevole quantità di piccole e medie fattorie che punteggiavano la piana vennero rimpiazzate da un piccolo numero di grandi ville a base schiavistica. Lungo la costa del Lazio sorsero alcune ricche ville appartenenti alle elite romane; alcune di esse appartenevano direttamente alla famiglia imperiale, come per esempio la villa di Nerone ad Antium e la villa di Domiziano sulle rive del lago di Sabaudia. Anche presso le Grottacce vi sono i resti, purtroppo fortemente minacciati dal mare, di una villa lussuosa. Fortunatamente le fondamenta della villa che un tempo sorgeva presso Torre Astura sono state consolidate dalla Soprintendenza Archeologica.

 

 

Le ville nei Monti Lepini.
La vera e propria urbanizzazione romana iniziò solamente alla metà del quarto secolo a.C. con la fondazione delle colonie nel Lazio. Ma la loro fondazione non avvenne nel vuoto; infatti il controllo sul territorio e i suoi abitanti assunse anche l'aspetto di una colonizzazione rurale, le cui ville costituiscono l'aspetto più sicuro. Le cosiddette plaform villa's, il cui nome deriva dalle piattaforme in struttura muraria utilizzate come fondamenta, vennero costruite sui fianchi delle montagne, a varie altezze. Alcune ville più antiche, che non contemplavano piattaforme, sono state trovate nelle zone più basse ai piedi delle colline. Le ricognizioni intensive hanno rilevato, dietro alla costruzione delle ville, una vera e propria strategia intesa a rafforzare il controllo dell'area.




OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO" Edizione del Gonfalone 2001
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