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NZIO
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NETTUNO E DINTORNI
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LANUVIO E IL CINEMA
Luigi Galieti
Una ricerca del genere paradossalmente è
molto facile ma nel contempo molto complessa.
Innanzitutto poiché non è assolutamente sem-
plice reperire le fonti; spesso scene dei film vengo-
no girate in molti paesi e del paese non ne rimane
alcuna traccia scritta: solo la visione del film può
essere dirimente, sempre che la stessa scena sia
stata poi effettivamente utilizzata nel film.
In secondo luogo molte pellicole, specialmen-
te quelle più vecchie, sono diventate quasi intro-
vabili e, anche se reperite in qualche archivio,
diventa molto difficile visionarle; si può fare allo-
ra affidamento solo sul ricordo personale di qual-
cuno presente al momento delle riprese.
La memoria però come è risaputo, può essere
talvolta scarsamente affidabile con possibile con-
fusione di tempi, luoghi, nomi, titoli ed attori, per
cui necessita, per onore del vero, di una ulteriore
conferma quando possibile, compatibilmente alle
limitazioni sopraesposte.
Il primo film di cui si ricordano scene girate a
Lanuvio è “
Canto ma sottovoce
” del regista Guido
Brignone, con A. Bragaglia, Ave Ninchi, F.
Albanese, P. Stoppa, M. Lotti ecc.
Le riprese iniziarono nel quarantaquattro
qualche mese dopo lo sbarco di Anzio; Lanuvio in
pratica era rimasto quasi completamente distrutto
(ricordiamo che dopo lo sbarco di Anzio, Lanuvio
divenne un punto molto strategico e le truppe
tedesche di stanza si opposero strenuamente per
alcuni mesi all’avanzata della 34° divisione ameri-
cana sino alla loro completa capitolazione, avve-
nuta il tre giugno, due giorni prima dell’ingresso
trionfale delle truppe alleate a Roma) ed era uno
scenario drammaticamente reale del film, dal
momento che la trama era appunto ambientata
nella seconda guerra mondiale, quasi coeva. Si
narrava appunto della storia di un ricco commen-
datore che, per sfuggire ai disagi della guerra,
decise di trasferirsi con la moglie e i due figli da
Mamma mia mi diceva che la vita
è come una scatola di cioccolatini,
non sai mai quello che ti capita! (Forrest Gamp)